ROBERTO BERARDI E FAMIGLIA

Credo di non esagerare se indico che Berardi è in assoluto una delle famiglie più note ad aver abitato per vari decenni nel Carmine storico. In questa foto c'è Roberto che corre in una gara, mi pare di quelle ufficiali organizzate. La strada mi sembra quella del castello, ma potrei sbagliarmi. Un quartiere molto animato era il Carmine. Abitato da persone che si conoscevano più o meno tutte tra loro. Ogni fotografia donata da Roberto, mi ha permesso negli anni di ricordare nomi ed episodi. Non c'è quasi nulla che possa aprire la mente ai ricordi, quanto una immagine. Il post dedicato a Roberto e alla sua famiglia, una volta completo, conterrà un numero non indifferente di ricordi. Il più anziano dei Berardi che ricordo è il nonno di Roberto, personaggio più che noto. L'ho visto in giro per il quartiere nel Periodo, e l'ho rivisto a San Polo nel 2010. Ha superato i 100 anni. Zoppo, circolava quotidianamente al Carmine con il carretto a pedali, per portare cartoni e altro dallo straccivendolo; utilizzava a volte una molletta di quelle per stendere (o un laccio) per stringere una gamba dei pantaloni alla caviglia. Ciò che io ricordo oggi con simpatia di quel signore, con il quale non credo però d'aver mai parlato se non per il saluto, è il suo modo di ostiare e borbottare quando gli automobilisti gli suonavano, se passando per vie e vicoli lui rallentava le auto, dovendo pedalare col triciclo carico. Il bello è che quando si faceva da parte e lasciava sfilare l'auto, fissava l'automobilista fino a quando non era lontano o aveva svoltato all'angolo. E non era finita lì, perché nel rimettersi a pedalare riprendeva a borbottare ad alta voce per l'accaduto. Ed è impossibile scrivere oggi del Carmine del passato senza ricordare le persone che con quei carretti a pedali andavano a cartoni, a ferro, a stracci, a tutto. E quando capitava un oggetto utile, scartato da altri, lo portavano a casa. Tra le persone che andavano a cartoni, c'erano anche altri personaggi noti, come ad esempio Michelone, oppure una signora castano/mora, con tanti capelli mossi, sempre con qualche cagnolino attorno. La curiosa bici aveva il cassone di legno sul davanti che andava orientato tutto insieme per voltare a destra e a sinistra. E un pedale o una maniglia per frenare. Pure Gianni Comincioli, altro personaggio noto del quartiere, che è stato insieme a mia nonna e non a caso per me da piccolino era "Nonno Gianni", è andato a stracci e carta con i carretti per mezza vita...


Il giorno del matrimonio di Roberto con Mirella Taglietti. Lui e lei hanno scherzato durante una cena da Cilù sul loro fidanzamento e sul matrimonio. Roberto ha detto "non mi sono bastati tre anni di fidanzamento per capire... e l'ho sposata lo stesso..."



Sergio "Titti" Berardi, nella foto, è con la moglie Angela. Mia madre ricorda di aver giocato spesso con Sergio, nella via in cui abitavano con le rispettive famiglie, che se non vado errato al tempo era via Borgondio. Angela la vedevo nel negozio di forneria della Gabriella. Una donna sempre gentile e con un bel sorriso. Mia madre afferma d'aver conosciuto i genitori di Roberto, ancora prima prima che si sposassero. La signora Angela, da ragazza voleva conoscere Sergio e ha avvicinato mia madre, che lo conosceva bene, per chiederle notizie su Sergio, per sapere se in fondo era un bravo ragazzo :-) mia madre nei suoi ricordi non sempre è attendibile, ma può essere che sia andata così. Tantissime fotografie contenute in Sanfablog provengono dagli album della famiglia Berardi. I genitori di Roberto non li vedo da tanti anni, ma li ricordo bene. Lei in particolare, anche per un episodio accaduto proprio sul retro del negozio della Gabry. Episodio che mi è rimasto sempre in mente. Un infortunio al braccio, che l'aveva temporaneamente limitata nei movimenti. Ricordo che ero rimasto colpito da quel fatto. Si parlava di un incidente utilizzando la macchina impastatrice, che io tra l'altro al tempo immaginavo gigantesca. Nei giorni successivi sono andato in negozio anche per curiosare sull'accaduto e ricordo che la Gabry ci era rimasta veramente male. Poi un giorno la signora Angela, l'ho ritrovata, con una fascia/garza elastica che ha indossato per parecchio tempo. Sorridente, come nulla fosse accaduto, era di nuovo al lavoro. In forneria c'erano ceste grandi per il pane e altro. A volte la signora Angela prendeva quelle vuote e le portava sul retro del negozio. Certe ceste contenevano sacchetti del pane con scritto il cognome del cliente...


Immagine presente anche nel post dedicato al Bar Büsilì. Senza dubbio uno tra i locali di ritrovo più noti a San Faustino e al Carmine. In questa bella fotografia, che di anni ne ha parecchi, si vede, a sinistra, Sergio "Titti" Berardi. La storia della zona di San Faustino e del Carmine la si scrive anche grazie a immagini come questa...





Roberto durante il servizio militare. La varietà di immagini donate dalle famiglie Berardi e Taglietti, mi ha consentito spesso, fin dall'estate del 2010, di prendere spunto per ricordare come era la vita nei decenni del passato, sotto vari aspetti. Il servizio militare come tutti ricorderanno in passato era obbligatorio. Non presentarsi ai Tre Giorni o al servizio, costituiva reato di renitenza o altro ed era causa di noie. Approfitto di questa foto anche per inserire alcuni pensieri relativi alla naja. Abbiamo conosciuto negli anni ottanta o lo abbiamo eseguito per scherzo o meno, il gesto della stecca del militare. C'era chi riusciva a farlo anche con entrambe le mani, sincronizzando o alternando velocemente l'azione. C'era chi la faceva a tutti per scherzo, ma fatta direttamente ai militari, li faceva incazzare. Ad alcuni riusciva benissimo, ad altri non riusciva affatto. In città, soprattutto nelle serate estive, passeggiavano numerosi militari, quasi tutti in divisa, ma non sempre...
Da sinistra a destra, Walter Berardi e la sua compagna. Non so se al tempo in cui è stata scattata la fotografia, erano già sposati credo. E poi c'è Roberto con Mirella...








immagine da inserire... Mi sono accorto pensando al viso di alcune persone che vedevo al Carmine, che c'era un altro componente della famiglia che nel periodo vedevo spesso. Oggi so che si tratta Christian Berardi, grazie ad alcune indicazioni ricevute da Mirella...


immagine da inserire.... Eva Andreani, mamma di Silvia Ventura, mi ha indicato che l'uomo in questa foto con Sergio Berardi è il pittore Bodini. Immagine proveniente dagli album delle famiglie Berardi e Taglietti,  scattata in via Elia Capriolo. Sullo sfondo, a sinistra, ci sono delle persone... la signora con la macchia di capelli bianchi o grigi, per chi la ricorda è la moglie di Franco Rocca del noto negozio. Mi par di ricordare che le scritte del negozio, un mini market ben fornito, fossero nere su sfondo arancio. A fine maggio 2012 ho avuto occasione di incontrare Gianni Zampedri, e il portone che si vede sullo sfondo nella foto, è proprio quello d'ingresso della sua vecchia casa...

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