GIANNI ZAMPEDRI E FAMIGLIA

Ci sono ragazzi, come ad esempio Gianni, che ho frequentato negli anni ottanta e con i quali mi sono divertito parecchio e ne ho combinate di belle, anche all'esterno dell'oratorio. In giro per la città, entrando in qualche altro oratorio, in certe chiese per fare scherzi tipo urlare per poi fuggire Oppure ci siamo trovati a fare casino con ragazze che incontravamo sulla nostra strada. Non parliamo poi di cosa abbiamo combinato ad esempio in occasione di eventi particolari, oppure nei giorni vicini al Carnevale e all'ultimo dell'anno. Nulla di imperdonabile, ma ci sarebbe davvero da scriverci un tema. Anche suo padre e i suoi fratelli Claudio e Ivan, erano ben noti a San Faustino negli anni ottanta. Tanta gente li ha conosciuti e sono presenti in alcune fotografie. Mi ricordo perfettamente la sera in cui sono entrato al bar della Miri in oratorio per dire a Marco che nei giorni successivi avremmo traslocato per andare ad abitare a San Polo, lasciando il quartiere Carmine. Marco non era affatto contento della notizia. Gianni mi ha dato la mano per salutarmi e mi ha detto "...Oh, se non ci vediamo più...". Al momento l'ho inteso come un gesto eccessivamente drammatico. Ho anche riso. In verità non sbagliava di molto. In seguito in effetti ci siamo rivisti spesso, è vero, ma non più in oratorio e a volte solo per caso. Di lui posso dire che avevo previsto una vita intera in zona San Faustino e Carmine e che comunque lo immaginavo destinato a frequentare spesso l'oratorio anche da adulto. E mi sbagliavo. Lo rivedo sempre volentieri. Qualche parola sul passato la facciamo, quando capita. Si ricorda parecchi eventi anni ottanta...  



Quando ho pubblicato la prima versione di Sanfablog che si chiamava "I Due Amedei", nel novembre 2009, il primo giorno ho dedicato un post a Gianni Zampedri e ho scritto "...parlare dell'oratorio anni ottanta, senza citare Gianni, è come pretendere di preparare un caffè senza l'acqua..." Ci sono sempre andato d'accordo perché è quel tipo di persona che ne combina sì di tutti i colori, ma senza mai fare del male a nessuno.  Tante follie, forse troppe... ma tutte senza un seguito in negativo. Anche quando faceva a botte, Gianni non faceva mai davvero a botte. Gli piaceva il calcio, come a me, sia giocato che seguito. In oratorio c'era gente che teneva, oltre che al brescia, alla Juventus, alla Roma, al Torino, alla Fiorentina, all'Inter, al Napoli. Lui era ed è milanista. I primi tempi in oratorio, mio fratello, Marco Franchi, ha litigato con Gianni; una cosa che si è ripetuta spesso nel tempo ma che aveva quasi del gioco. Poi infatti si era sempre in amicizia e in giro insieme. Finto litigio e scuse erano all'ordine del giorno tra Gianni e Marco...



Fotografia dagli album di Mauro Agretti. Se non sbaglio, siamo all'interno del Bar Gipsy. Siamo credo nella seconda metà degli anni ottanta. Esempre se non sbaglio, nell'immagine, con Cilù, c'è Gianni Zampedri. (testo da inserire)
Mirella Taglietti con Gianni. L'immagine arriva proprio dagli album di Mirella e Roberto. Siamo, credo, sul lago di Garda, ma potrebbe essere altrove. Ignoravo a volte a quei tempi l'amicizia tra alcune persone della zona del Carmine e di San Faustino. Solo realizzando Sanfablog e vedendo certe immagini, ho avuto modo di constatare. Mi pare di conoscere anche la persona stesa accanto a loro, ma non ricordo il nome...
Claudio Zampedri, nella fotografia con Roberto Berardi, mi è capitato di vederlo in giro parecchie volte. Corre e va in bici. Un tipo che ama fare sport e in modo serio. Negli anni ottanta, non so oggi, mi pare frequentasse una ragazza nata nel mio stesso quartiere di nascita. C'è pure un materassino rosso e blu nell'immagine. Una volta erano quasi tutti così; rosso e blu, di una tela pesante...
Il papà di Gianni... (testo da inserire)



























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