da vedere IL QUARTIERE CARMINE




Un commento ricevuto tempo fa per la fotografia: "... questo signore veniva da un paese vicino e faceva come lavoro lo stradino, lo chiamavano o "Furia" o "Giubbe Rosse"... incredibile... quanti ricordi... non lo mai dimenticato perché era una figura diciamo quasi storica del carmine..." 




Fotografia e dati utili forniti da Mauro Agretti-Cilù... Immagine che mostra tante persone del Carmine o note al Carmine. E il primo in alto a sinistra è proprio Gianni, proprietario del bar Ponticello. Poi in ordine sparso ci sono, Armando Lira che sentivo nominare spesso, suo fratello Luciano, Aldo Bulgari detto "Camola" o "Pati" (Patilù) per via del culo che aveva nei giochi delle carte, Biagio de Petrillo che dovrebbe essere il patrigno di Galletta e chiedo scusa se sbaglio a riportare questo dato, Corrado Rambaldi, un Ivan carmelitano vero e puro, Walter Parmini, detto "Il Grande Vecchio", Mauro-Cilù, Cigo, Sergio di Nave, Vincenzo Marzella, "Viky" e Arturo Daffini, papà di Stefano.




Fotografia donata da Mauro Agretti (testo...)



                                              
Mi scuso se sbaglio a riportare il dato: l'uomo nell'immagine è Giorgio "Caraffa", il fratello di Gianni del Ponticello.









LA TRATTORIA 


Immagine che meriterebbe di stare nella pagina di un libro. Loro sono, se non riporto male i dati, da sinistra a destra: Zerbini, Negretti, Cigolini, Martino e Pederica. Scattata il giorno del matrimonio di Giordano, nel 1983. 



Immagine donata da Mauro-Cilù... "Zia Mara"... Non è la zia di Mauro Agretti, ma lui la chiama così, e poi c'è Angiolina, che è la mamma di Giordano Negretti.





Commento di Mauro Cilù: "... Rivedere sorridenti il vecchio Cilù e Gino Madali' (soprannome del Papà di Giordano) mi rende felice ma nello stesso tempo triste..."





(segue testo)



ZAMPEDRI 

...Due immagini unite, che arrivano dagli album di Mauro Agretti (Cilù). Della famiglia Zampedri, oggi non ci sono più, il padre, che è morto nel 1999, e Ivan, fratello di Gianni e Claudio. Ivan è il secondo da sinistra tra i ragazzi nella foto. Prima di stabilirsi in via Elia Capriolo, abitavano in Contrada Santa Chiara. In questo "colloquio" con Gianni, oltre a farmi raccontare alcuni particolari che mi verranno utili nei testi, ho rimediato anche la mia consueta figura. Non conoscevo sua madre. Gli ho chiesto "ma i tuoi genitori?". Sua madre era una delle due donne accanto a lui. Mi stava pure osservando perché ha notato la mia confidenza con Gianni, ma non mi aveva mai visto prima. Interessante il genere di rapporto tra Gianni e sua madre, che  si parlano, oltre che come da mamma a figlio, anche da amici... e con un linguaggio abbastanza colorito. Tra le altre persone viste quel pomeriggio, anche una Rosa proveniente da via Battaglie, con un viso a me già noto. Nel post dedicato al Carmine è mia intenzione scrivere del quartiere nel suo insieme e del movimento e delle numerosissime attività presenti in vie e vicoli per numerosi decenni... con attenzione particolare anche al ricordo delle persone note della zona che oggi non ci sono più. E così per ricordarli, ho scelto di dedicare questo ulteriore spazio al padre e al fratello di Gianni e Claudio. Ivan, tra l'altro, pur non avendoci mai parlato, lo ricordo perfettamente. Spesso lo incrociavo in vicolo San Faustino, nell'andare o tornare dall'oratorio. 



BABI, GIOVANNA, AURELIO
Utilizzo per ora questa immagine di Babi, che, spero grazie all'aiuto di qualcuno in futuro, di poter affiancare a una foto di sua moglie Giovanna, madre di Aurelio (Babi figlio). Giovanna purtroppo è morta alcuni mesi fa, mi pare per malattia. Negli anni ottanta alcuni di noi tra i più giovani, (pure io, lo ammetto) la prendevano in giro per via del peso, o per i modi, quando ad esempio litigava con Babi e se le dicevano dietro di tutti i colori. Ricordo due scene curiose in particolare: in oratorio è caduta nella neve (la nevicata del 1985) e allo stadio in curva nord negli anni novanta, durante una partita si è tolta una ciabatta e l'ha tirata dietro a Emilio "Borghese" che era seduto due file più sotto. Sia Babi, che io ricordo spesso col motocarro parcheggiato all'esterno del bar Ponticello, che Giovanna, vanno ricordati; senza dubbio due tra i personaggi più noti di quel Periodo. Il mio primo litigio "di coppia" in oratorio: io e mio fratello contro Aurelio e Daniele Attanasii. Ma quando è trascorso così tanto tempo, anche ricordare litigi e botte è motivo di nostalgia.

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