Durante la realizzazione del blog, ho avuto modo di ricordare insieme a Ivan la sua casa di Vicolo Manzone, le mega scorte di bottiglie di pompelmo, i sacchetti da due chili di biscotti, le pile di scatole di fiammiferi, le vecchie bottiglie di liquore conservate per decenni, gli immancabili giornalini porno nascosti, i pomeriggi trascorsi in camera ad ascoltare musica al buio, e la figura di suo padre; ogni tanto sbucava dalla camera in mutande per andare in bagno.
Rileggendo tutti gli appunti che ho scritto negli anni ottanta, mi sono reso conto di una cosa che stranamente mi era sfuggita: Ivan è stato a casa mia in Via Paitone poche di quelle volte, che potrei contarle sulle dita delle mani. Evidentemente non piaceva nemmeno a lui. Di Ivan non sono mai riuscito a scrivere nulla di male; ho trovato un paio di critiche in negativo nei suoi confronti, ma riguardo delle stupidaggini di poco conto che potevano interessarmi solo a quell'età.
"...Sia a casa mia che a quella di Ivan, certe sere, si era costretti a scendere le scale con l'accendino acceso, o la mano con il palmo al muro. Quando me ne andavo, mi accompagnava giù..." "...Casa di Ivan era comoda. Estate piena, ma sempre fresca. Si stava bene e non mancava nulla..."
"...Siamo entrati e c'era il solito bel buio. Quando si è appena entrati non si vede mai niente, poi ci si abitua. Raramente accendono le luci e non è che mi dispiaccia...."
"...Mi piace molto l'atmosfera che c'è in casa di Ivan in estate. Mi piace anche in inverno, ma l'estate è migliore. Il buio e il fresco, e il rapporto con i genitori o i nipoti che ogni tanto saltano fuori. C'è sempre il dubbio sulla parentela e al punto tale che ho rinunciato a chiedere..."
"...In questi giorni con le strade deserte, giorni in cui quasi tutti sono in ferie, siamo più silenziosi anche noi. Forse è per il caldo, ma c'è un motivo che riguarda la giornata. Sì, perché se non c'è nessuno si fanno meno cose e c'è poco da raccontare. Da un po' ci divertiamo a sentire la [...] che litiga continuamente con [...] e anche se non sono cose belle, a noi piace ascoltare questi litigi. Essendoci così silenzio, essendo in un vicolo con le case abbastanza alte, le voci si sentono benissimo e chissà tra i vicini in quanti li ascoltano ascoltano litigare come facciamo noi. Se si accende lo stereo non si sente più nulla. Va bene ascoltare anche la musica, ma le parolacce che si sentono a volte sono più divertenti. Oggi è scesa la (mamma*) di Davide a fare due parole con la mamma di Ivan e parlavano propio di Davide. Poi è sceso anche lui e mentre le ascoltava dire le cose, dietro di loro faceva le smorfie tipo quelle di uno che non è d'accordo, o forse sì, ma se ne frega..."
"...Io e Marco lo abbiamo conosciuto perché ho detto una parola a una donna che era sua mamma.Mi ha inseguito in Vicolo San Faustino. Ho attraversato senza guardare le macchine. Non mi ha raggiunto. Ci siamo affrontati al triangolino. Pensavo di prenderle. E' arrivato con una bici, l'ha appoggiata al muro del teatro..."
"...anche sua mamma non me la immagino con Ivan fidanzato che si chiude in camera. Credo che ne sentirebbe su di tutti i colori o andrebbe con lei in un altro posto per stare in pace..."
"...Ivan e Ballini sotto il portico a seeguire la partita. Ivan, quando parla con i più vecchi, qualche volta commenta in dialetto. Con me non lo usa mai. Con certi altri sì..."
"...voleva farmi ascoltare un 45 giri degli Spargo (YOU AND ME), ma non riusciva a trovare la rotella per incastrare giusto il 45 giri e ha dato la colpa a sua mama che nel mettere via la roba chissà dove l'ha messa. Ha tanti 45 giri, ma non li ascolta mai. Sono più comode le cassette..."
"...Quando mi ha fatto sentire la prima canzone, voleva indovinassi. L'ho scambiato addirittura per Vasco Rossi, ma è il disco di Luca Carboni. Non so se sono nuove, ma non le avevo mai sentite. Alcune mi stufano. Abbiamo ascoltato più volte quella di Silvia (SILVIA LO SAI) e FARFALLINA..." "...In camera di Ivan, al buio, la musica si sente meglio che in giro. E' un po' malinconico questo cantante, ma in fondo lo sono tutti ultimamente. Vanno di moda le tragedie e le voci roche. E' un cantante che secondo me piace più alle femmine..." "...A lui (Ivan) piacciono molti più cantanti italiani che a me..."
"...Ho fatto saltare la limata a Ivan..." Il mattino, a colazione, pareva un po' gnecco..."
"..E' divertente quando sua mamma viene in camera a piegare gli stracci o i suoi vestiti e lo guarda dalla testa ai piedi, quasi rassegnata..." "...Lui le canta RUSSIANS di Sting vicino alla faccia. Lei lo fissa e gli dice delle cose in un dialetto strano..."
"...sua mamma entra sempre quando guardiamo Sanford and Son e lui si incazza perché non vede e non sente..."
"...Non riesco proprio ad immaginare Ivan quando non ci sarà più sua mamma. Senza suo papà, oltre all'inevitabile e ovvio dispiacere, potrebbe non cambiare di molto la vita per lui, ma senza sua mamma non saprei davvero come finirebbe. Dovrebbe trovarsi una come lei, come fidanzata..."
"...ha un buon rapporto con suo padre. Secondo me in molte cose si somigliano..."
"...A volte capisco che suo papà è in casa, solo perché a un certo punto sbuca dalla cucina... Trascina le ciabatte e respira come uno che fuma troppo. I suoi parlano pochissimo e la maggior parte delle volte non capisco cosa si dicono..."
"...Ivan mi ha detto che (Michele) è suo nipote..." "...Gli somiglia. Però ha l'aria di uno che non vede l'ora di combinare qualcosa..."
"...Quella che dovrebbe essere sua sorella, è forse tra tutti la più simpatica; ha sempre con la paina accesa tra le dita, e ride in modo strano, come le streghe delle favole. Penso che il fumo le abbia cambiato la voce. Ho visto anche da lei i pacchetti di Stop. Forse fuma quelle. Anche lei come mia madre ha l'abitudine di tenere lettere, bollette della luce, volantini e scatole di medicinali lì sul mobile, a volte sul tavolo. Mia madre se potesse occuperebbe tutti i mobili con un casino di roba. Qualcuno di loro vive a Genova e se ho capito bene da quello che Ivan ha detto, anche quelli sono un po' strani. pensarci bene, forse io vado d'accordo con Ivan perché sono più strano di loro. Magari è per quello. Chi lo sa..."
"... Si è alzata di colpo una ragazza dal divano. Stava dormendo sotto le coperte; mi sono spaventato perché non me l'aspettavo. Non ho capito se è sua zia o sua nipote, comunque si chiama Lucia, come la vecchia che ha sposato mio nonno. Ivan continuava a dire a Lucia "dai a Cesare quel che è di Cesare", e lei rideva e lo mandava a quel paese. Intendevano dire qualcosa che sanno solo loro e che riguarda lei..."
"...questi parenti di Ivan sono sempre da interpretare. Igor* si è deciso finalmente a spiegarci il significato vero dei termini "gondone" e "bulicio" anche se più o meno li avevamo capiti. Io capivo goldone, giusto per non smentirmi. Continua a toccarsi il naso e tiraseli su (occhiali?) e ogni tre parole dice "belìn". Lo diceva con minor frequenza quando è arrivato, ma adesso che ha capito che ridiamo per la parola, lo ripete spesso. E' molto scoordinato nel camminare e correre e a calcio è un po' strano. Mi sembra mancino, ma ha preferito non giocare. C'è stata la menata per capire dove avrebbero dormito, forse adesso hanno trovato una soluzione perché Ivan non se n'è più preoccupato. Mi chiedo io, quando uno viene da un'altra città e incontra persone come me, o come il Tonno, o come Sergio (S.) e tanti altri, ma cosa pensa? Siamo tutti fusi. E se c'è qualcuno di nuovo facciamo ancora più gli scemi. Abbiamo fatto il solito giro e li ho visti molto interessati ai vestiti in vetrina. Facevano i paragoni dei prezzi da città a città e pare che qui la roba costi meno. Chissà cosa costa là, allora. Non ho visto particolarmente contento [...] ma forse è stata solo un'impressione..."
"...Ivan è diventato un salumiere..."
"...E' incredibile. Si gela, siamo in pieno inverno e lui ogni sera è fuori alla fontana, lava le vaschette del negozio e certi coltelli, senza usare i guanti e con le maniche tirate su, come se niente fosse. Si comporta come se non avesse freddo nemmeno alle mani. E' uscito anche il suo (principale) a salutarmi. Ivan mentre lava la roba mi descrive i tempi esatti di quando arriverà a casa, si laverà, si cambierà, mangerà e potrà essere pronto per andare all'ACLI. Ha sempre una sua scaletta di tempi e azioni..."
"...Anche lui come tutti quelli dell'oratorio, visto in altro luogo (negozio) vestito da lavoro o in altro modo non sportivo, pare un'altra persona. Mi fermo a volte sulla porta d'ingresso per vedere come fa e cosa fa, come serve le clienti che chiedono i formaggi e i salumi. Quando mi vede sulla porta, allunga il collo e fa la faccia per capire cosa voglio. Il viso del suo principale mi ricorda sempre di più quello di uno dei Tre Moschettieri. E' un negozio messo giù bene; tutto è concentrato in poco spazio e le forme di Grana posizionate in alto, incombono. Dà l'impressione di un negozio serio, perché oltre a salumi e formaggi, non sono esposte robe strane o merce che non ha a che vedere con quel genere di prodotti. Col grembiule sembra più vecchio..."
"...mi piacerebbe vederlo con una morosa fissa perché non lo immagino. Sicuramente dovrebbe cambiare un po' e verrebbe meno in oratorio. Sarebbe strano andare a casa sua e trovarlo con una..."
"...viene a giocare a triangolino con la borsina del supermercato e tra una partita e l'altra mangia il panino con il gorgonzola o l'arancio..."
"...Ivan e Ballini sotto il portico a seeguire la partita. Ivan, quando parla con i più vecchi, qualche volta commenta in dialetto. Con me non lo usa mai. Con certi altri sì..."
"...Io e Ivan abbiamo sentito [...] chiedere i 200 lire per i giochini, ma suo papà ha risposto che glieli aveva già dati in precedenza. Così lui si è incazzato..."
"...Ciascuno di noi sta sulle balle a qualcuno e a volte ci diciamo qualcosa di male su qualcuno, quando sappiamo che non sente, ma su Ivan non dice mai nessuno nulla di male. Uomini, donne, ragazzi, ragazze, pici, conoscenti, parenti. In questa cosa sembra uno di un altro pianeta. E la cosa incredibile è che più diventiamo grandi e più [...]..."
"...Parlavamo dell'Inter, io Ivan e G* padre, io e lei ci siamo guardati. Mi sa che (Chiara P.) s'è incasinata un po' con la mente perché voleva entrare nel bar dalla porta che è sempre chiusa..."
"...Oggi è morto di un brutto male un suo parente che dovrebbe essere il papà di Michele e Lucia. E' arrivato in oratorio che aveva una faccia mai vista. Non l'ho disturbato e sono uscito dal barettino. Non sembrava in vena di scherzare come sua abitudine..."
"...Cosa potremmo fare io e Ivan per l'oratorio una volta diventati grandi? Forse tante cose, forse nessuna. Magari domani andiamo ad abitare via e (in oratorio) non ci andiamo mai più. Oppure litighiamo e ognuno va per la sua strada per sempre. O peggio a uno di noi due potrebbe capitare qualcosa di brutto. Per adesso meglio non pensarci. Preti di San Faustino non lo diventeremo mai. Questo è certo..."
"...Quando è arrivato con quella faccia ho capito subito che qualcosa è andato male. Forse non è riuscito ad avere ciò che aveva previsto, ma non ne fatto parola. Ha salutato in modo strano alla fine, come se [...] con non so chi. Non ho capito se domani c'è o no perché anche quello non l'ha detto chiaramente..."
"...Trasferta senza Ivan. Sono sempre con lui, proprio oggi non c'era. Risse varie. [...] ha litigato col vigile negli spogliatoi e gli ha detto di togliersi la divisa per fare a botte in borghese. C'è stata l'invasione con botte varie. Partita persa e viaggio di ritorno con altra mini rissa tra di noi sull'autobus. Hanno detto che con noi non organizzano più niente perché non siamo capaci di stare fermi. Ivan non è venuto, non so il motivo, ma è venuto Alessandro (M*), anche se il calcio non gli interessa. Tiene all'Inter, ma non segue il campionato. Mi sembra strano che Ivan non abbia voluto esserci a una cosa simile..."
"...E' il destino forse, ma quando io e Ivan (Z.) ascoltiamo musica, è sempre al buio. Qualcuno potrebbe farsi strane idee, anche perché stiamo sempre insieme, sia in oratorio che a casa sua. Stasera ha portato la radio in oratorio. C'è una canzone nuova con un titolo strano che vorrei prendere anch'io, è WE NEED PROTECTION. Non male anche quella di Mango che però ha la voce un po' da [...] (LEI VERRA'). Ivan ha registrato dalla radio, una dopo l'altra. Cambia le stazioni fino a quando trova le canzoni che vuol tenere..."
"...Quando mi ha fatto sentire la prima canzone, voleva indovinassi. L'ho scambiato addirittura per Vasco Rossi, ma è il disco di Luca Carboni. Non so se sono nuove, ma non le avevo mai sentite. Alcune mi stufano. Abbiamo ascoltato più volte quella di Silvia (SILVIA LO SAI) e FARFALLINA. In camera di Ivan, al buio, la musica si sente meglio che in giro. E' un po' malinconico questo cantante, ma in fondo lo sono tutti ultimamente. Vanno di moda le tragedie e le voci roche. E' un cantante che secondo me piace più alle femmine. A lui piacciono molti più cantanti italiani che a me..."
"...C'è una canzone che fa da inizio al Paradiso che pur essendo di un genere nuovo non mi dispiace. A differenza di tante canzoni che escono adesso, può andare. Ivan ha detto che si intitola HEY MATTHEW, ma non sa ancora di chi sia. E oramai non so nemmeno più se sia corretto definirle canzoni..."
"...si diverte a cantarmi una canzone che definire assurda è poco. DA, DA, DA... Non si capisce che roba sia ma fa venire da ridere. Mi piace il ritmo, però mi sta sulle balle chi la canta e come la cantano..."
"...Abbiamo ascoltato due volte la canzone di Vasco che dice "TI TAGLIO LA GOLA". Non è la mia preferita, ma il disco mi piace..."
"...In auto di Michele (M*) abbiamo ascoltato Carboni e Renato Zero. Mi ricordo quando Ivan mi fatto sentire Carboni per la prima volta, che l'avevo confuso con Vasco..."
"...io e Ivan ci stiamo andando ancora la domenica pomeriggio. Per adesso è così, poi chissà. La [...] ieri ha passato qualche ora con noi. In questi giorni ha rischiato grosso con un tipo, forse un folle, che voleva farla salire in auto. L'ho vista veramente spaventata da questa storia, anche se c'ho capito poco..."
"...ridiamo sempre quando arriva il tipo del Dune Malaguti che per fermarsi fa sempre le frenate a ruote bloccate. Quando riparte, immancabilmente "sfolla" e sbaglia le marce..."
"...Ivan vorrebbe arrivare una sera a Chiesanuova col 124 di suo padre. Lui non la chiama 124, la chiama 164-40..."
"...Ivan (in bici) si è attaccato a Gandelli (in moto) e Beppe (G*) lo ha tirato per tutta via Toscana; a un certo punto andavano velocissimi. Ivan non molla la presa e se lo fa un'altra con una bici simile, non so se gli va bene di nuovo. Si fida troppo. Ma è l'unico in bici, non si può lasciarlo indietro..."
"...ho conosciuto una Stefania (G.) che va a ballare al Tivoli, forse ha un fratello. Non ho capito se è insieme al gemello Ivan, ma voglio conoscerla meglio..."
"...Anche Ivan è riuscito a farsi lasciare a casa in poco tempo. In oratorio non sono in pochi quelli che hanno evitato di partire o sono stati scartati. Ogni tanto si sente di qualche ragazzo, fortunatamente non di noi e non di Brescia, che si è suicidato. Forse perché non ha resistito a star via da casa o altri militari gli hanno fatto qualcosa senza farsi scoprire..."
"...Un viaggio a Nocera Inferiore passando da Napoli. Se qualcuno me l'avesse detto due mesi fa, mi sarei messo a ridere. Invece si parte. Ho gia visto la (mamma di Ivan) molto preoccupata. Da un lato forse non è contenta che io lo accompagni, dall'altro sì, perché è con qualcuno che conosce. Visto che si va così lontano è meglio che non sia solo. Mi pare strano che per firmare e farsi consegnare una carta, una persona sia costretta ad andare fino là. Ho preferito non dire niente in casa e inventarmi una notte a dormire da lui..."
“...Quello che ho visto in questo viaggio, oltre a Ivan che era diverso dal solito e forse con ualche pensiero, mi ha convinto del tutto su certe idee che avevo riguardo la naja e tutto quel mondo di merda lì...” ”...Naja e congedo a parte, ho visto due cani sul marciapiede, strangolati con il laccio emostatico e la gente che passava senza nemmeno farci caso. Genitori sulla moto con il bambino, come niente fosse, con i vigili a guardarli e a salutarli. Il rosso ai semafori per certi è solo un colore. Attraversare la strada è come giocare a un videogame con le tre vite...” “...Ci siamo svegliati sul treno ben dopo Verona e credo che Ivan sarà costretto a pagare una bella multa, ma visto che non deve più fare il militare, va bene così. Spero questa storia sia finita e Ivan sia libero (congedato definitivamente) d'ora in poi...”
"...Mi piacerebbe vederlo con una morosa fissa perché non lo immagino. Sicuramente dovrebbe cambiare un po' e verrebbe meno in oratorio. Sarebbe strano andare a casa sua e trovarlo con una..."
"...Siamo stati al Wimpy Snack e chi ci abbiamo trovato? Jessica [...] che andava a scuola con Marco. Il panino würstel e crauti era meglio una volta. Sente di poco anche la senape. E' più forte l'acqua gassata che brucia la gola e fa lacrimare. Ivan ha parlato con Jessica alla cassa come uno che la conosce bene, ma non li ho mai visti insieme o incontrarsi..."
"...Siamo entrati solo io e Ivan nel negozio. Voleva vedere per la radio con le cassette e per una televisione piccola con le antenne. Il negozio è una roba incredibile. C'è troppo casino. Hanno le cassette vergini che [...] usavano a Chiesanuova. Se rubi lì non si accorge nesuno che è sparita la roba. E' troppa per accorgersi di uno che ha rubato..."
"...Ha rubato un pacchetto di Stop a suo papà o le ha comprate. Le nasconde sul muro del cesso che c'è sulle scale. Ho provato anch'io a fumare, ma non le respiro. Settimana scorsa mi ha detto che esistono sigarette alla menta e al mentolo..."
"...Con la bici da donna ad andare fin dopo la stazione (Via Sostegno o Via Zara) a vedere se il bar delle sigarette è aperto. Abbiamo messo insieme la moneta per prenderle più buone, ma alla fine avevano solo quelle (?) e ci siamo accontentati. Abbiamo voluto aprirle subito, ma lo so che il fumo leva il fiato e pedalare al ritorno è stato più difficile. Il bar ha solo due o tre tipi di sigarette, ma sono quasi tutte quelle per i vecchi. Siamo tornati all'ACLI e qualcuno le aveva già. Non l'ha detto per farcele comprare..."
"...Ivan ha iniziato a mettersi il gel. Ne mette molto. Non sta male. Dicono tutti che somiglia a Ramazzotti e lo pensa anche mia mamma. Se è vero non lo so..."
"...Conosce tutte le sigle dei cartoni animati, da Judo Boy all'Uomo Tigre, forse anche Sampei ed è molto interessato a certi telefilm, soprattutto quelli che fanno ridere. Li guarda tutti e conosce le puntate e le parole a memoria. Si diverte quando ci sono i temporali con vento forte, pioggia, grandine e tuoni e nel suo cortile vola tutto per aria..."
"...Ha comprato un completo bianco e nero da un suo amico che credo abbia un bel negozio in Corso Mameli. Non l'ho mai visto vestito così classico. Non mi piace. Non ci sono abituato. Forse sotto certi aspetti sta cambiando..."
"...si guarda spesso riflesso nelle vetrine per accomodarsi i capelli o vedere come sono messi. Sa quali negozi hanno in vetrina o all'esterno uno specchio e non ne salta uno. E guarda le ragazze, quasi tutte, quelle che ci passano accanto. Il Corso è sempre irriconoscibile in periodi come questo, ma qualche ragazza c'è sempre. Quelle più giovani fanno casino e a volte ne bastano due o tre insieme a fare le oche che le senti da lontano...."
"...Non abbiamo bisogno di parlarci. Capisce quando mi va o meno di andare in giro..."
"...Veramente è il solito Ivan che ha avuto l'idea, ma ognuno ha fatto la propria parte. Ivan riesce a fare i rumori di certi strumenti musicali con la voce o tenendo le labbra in un certo modo..."
"...Gli piace la lingua russa. Credo la stia studiando..."
"...Io e Ivan abbiamo incontrato Ottavio in gradinata. Ottavio ha detto "vedrai che adesso ci segnano", e così è stato. Fuori subito dalla Coppa Italia..."
"...Mi ha detto che gli dà molto fastidio il circo se ci sono gli animali ammaestrati. Non è che abbia tutti i torti; in fondo gli animali vengono ammaestrati per far divertire la gente. Gli animali non si divertono affatto a fare gli scemi al circo per noi umani..."
"...Per Ivan prevedo un futuro in una fabbrica oppure da cantante. Potrebbe andare a lavorare dove c'è suo papà oppure trovare il modo di diventare abbastanza famoso con la musica, visto che le canzoni italiane lo attirano così tanto..."
"...E' cambiato qualcosa e non ci vuole tanto ad accorgersene. Forse si comincia a guardare a interessi differenti. Non capisco bene, ma lo sapevo. Questo momento doveva arrivare prima o poi. Ivan, con l'amicizia che lo lega ad altre persone, sta cambiando interessi, impegni, abitudini e quando si cambia, rimane poco tempo e diminuisce l'attenzione per ciò che è stato fino a quel momento [...] anche se mi riesce difficile credere che a breve [...] per la propria. In oratorio si vedono sempre meno o non si vedono più, alcune persone che fino a pochi mesi fa sembravano [...]..."
"...E' strana la gente che conosciamo o salutiamo salendo (in Maddalena). Ivan mi guarda sempre quando abbiamo appena salutato qualcuno, e credo mi guardi con la stessa mia faccia. Pensiamo in fondo che quei personaggi che si incontrano lì, abbiano sempre qualcosa di curioso da nascondere [...] anche se poi non è detto. Non ridiamo dietro a loro, ma ridiamo per l'impressione che ci fanno.
"...la politica che gli interessa è quella dei (...) come per suo papà. Diventare un politico non può perché avrebbe dovuto iniziare prima ad avvicinarsi a quel mondo, però non ci sono dubbi che è destinato a diventare un tesserato per il (...). Farà anche gli scioperi per il lavoro se non van bene le paghe e finirà volontario alle Feste de l'Unità immagino. In alcune ricorrenze si farà trovare pronto per organizzare le loro manifestazioni anche in altre città. Il suo partito preferito, un giorno sarà al primo posto e lui e suo papà saranno certamente felici. Potrei diventare anch'io come loro... e chissà..."
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